Benvenuti sul Blog della Pro Loco di Sannicandro di Bari.

Musei Puglia

Il Museo del Territorio, ex Casa Pezzolla

Il Museo è costituito da un agglomerato di trulli contigui e comunicanti appartenuti nel Settecento a Giacomo Pezzolla, medico del conte Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona e per questo tuttora il complesso è identificabile anche come “Casa Pezzolla”. Oggi il Museo rappresenta non solo uno spazio di documentazione storico-didattica, dotato di moderni sistemi informativi di supporto ai reperti, ma è anche uno spazio espositivo e creativo che mira a congiungere il passato con il presente ospitando mostre temporanee.

Piazza XXVII Maggio. Alberobello

Telefono: (+39) 380 4111273

 

Giorni e orario apertura: Dal Martedì alla Domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00. 

-Servizio guida multilingua, cartoguida e audioguida. Servizi per diversamente abili.

 

Ingresso: 3a persona.

Agevolazioni gruppi 2.

Gratuità ragazzi al di sotto dei 10 anni.

Museo nazionale archeologico di Altamura

Il progetto di dotare Altamura di un museo che documentasse l’archeologia della città e del territorio, evidenziata da numerose e importanti scoperte dalla Preistoria al Medio Evo, si concretizza sulla base di una forte istanza locale risalente agli anni settanta del Novecento nell’area archeologica di La Croce, con la costruzione di un edifico a due piani a ridosso del centro storico, lungo l’arteria stradale cittadina che conduce a Santeramo.

Via Santeramo, 88 Altamura

Telefono: (+ 39) 080 3146409 

E-Mail:

pm-pug.museoaltamura@beniculturali.it

 

Giorni e orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:30 alle ore 19:30;

Sabato - Domenica dalle ore 08:30 alle ore 13:30;

Prenotazione: Nessuna 

Ingresso: Gratuito 

Museo Etnografico dell’Alta Murgia Attualmente l’allestimento conserva la stessa disposizione del 1992 documentando il ciclo cerealicolo, l’attività pastorale, l’artigianato, la vita sociale, i mestieri, gli arredi domestici, i giochi infantili, l’abbigliamento tradizionale, e l’alimentazione, relativamente al periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’800 e gli anni Sessanta del ‘900.

Via Vittorio Veneto, 53 Altamura

 

Giorni e Orario apertura:

Martedì – Mercoledì dalle ore 10:30 alle ore 12:30;

Giovedì - Venerdì dalle ore 10:30 alle ore 12:30; e dalle ore 16:00 alle ore 19:00;

Sabato – Domenica dalle ore 10:30 alle ore 12:30; e dalle ore 15:00 alle ore 20:00

Museo dell’Arte Tipografica

La tipografia Portoghese, la più antica in Puglia, fu fondata nel 1891 da Gaetano e Francesco Portoghese in attività fino al 2000, anno di chiusura.

Vanta al suo interno la presenza di macchinari antichissimi, pezzo forte dell’esposizione, uno dei quali risale al 1860. Macchine a mano, macchine a caratteri mobili, in legno ed in piombo, pedaline, antichi timbri dei primi partiti e dei simboli fascisti, tagliacarte, macchine tedesche a funzionamento meccanico, sempre a caratteri mobili.

           Via Scipione Ronchetti, 2 - ex convento di S. Antonio, Altamura

           Telefono: (+39) 338 2603588

 

           Giorni e Orario apertura:

           Dal martedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 
Sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 16:00 alle ore 20:00 

 

B

Pinacoteca di Bari “Corrado Giaquinto”

Dal marzo 1987 è esposta in Pinacoteca la Collezione Grieco, cinquanta prestigiosi dipinti italiani del secondo Ottocento (gli artisti maggiormente rappresentati sono i macchiaioli: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Telemaco Signorini, Raffaello Sernesi, Giovanni Boldini, etc.) e del primo Novecento (Pellizza da Volpedo, Morbelli, Sironi, De Chirico, Carrà, De Pisis, Viani, Campigli, etc.).

Via Spalato, 19 - Lungomare Nazario Sauro,27 Bari

Telefono: (+39)  080 5412420

La Pinacoteca  “Corrado Giaquinto” è collocata al 4° piano dello storico Palazzo della Provincia di Bari. Vi si accede dall’ingresso principale, sul Lungomare Nazario Sauro, oppure dall’ingresso laterale su via Spalato.

E-Mail: pinacoteca@cittametropolitana.ba.it

 

Giorni e Orari di apertura:
Dal martedì al sabato 09,00 – 19.00 (ultimo ingresso consentito ore 18:30)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso

Prezzi di ingresso:
Intero € 3,00
Ridotto € 0,50:

- studenti universitari
- soci COOP;
- soci TOURING;
- possessori coupon QUI!CULTURA

- giornalisti;
- insegnanti, accompagnatori di gruppi scolastici;
- guide turistiche di gruppi con più di tre persone;

* muniti di relativa tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente

Gratuito:

- minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
- disabili e loro accompagnatori;

Ingresso libero per tutti: la prima domenica di ogni mese.

Museo Etnografico Africano

Il Museo venne istituito nel 1970 presso il Convento dei Frati Cappuccini ed espone il materiale raccolto dai Padri Missionari. Seguendo le varie stanze si possono trovare strumenti musicale e maschere provenienti dal Mozambico, lire dell'Etiopia e flauti. Sono esposte monete risalenti al periodo delle colonie portoghesi, ventagli realizzati con foglie di palma, oggetti d'avorio e di legno, tutto materiale che documenta, in parte, la cultura e le civiltà africane. Si segnala, inoltre, una sala in cui è stata ricreata un'abitazione caratteristica dei popoli del Mozambico.

           Via Bellomo, 94 - Convento dei Frati Cappuccini, Bari

           Telefono: (+39) 080 5610034

 

 

Giorni e orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00

Altri giorni su richiesta

Giorno di chiusura: Sabato e Domenica

 

Ingresso: Gratuito

 

 

 

 

 

Museo Diocesano - Sezione Bari

Museo d'arte cattolica con dipinti, sculture e manoscritti, i più antichi dei quali risalenti all'VIII secolo.

Via dei Dottula, Bari
Telefono: (+39) 080 5210064 

E-Mailmuseobari@odegitria.bari.it

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì al Giovedi dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Domenica dalle ore 10:00 alle ore 14:00

Negli altri giorni, su richiesta.

Museo Nicolaiano di Bari

Raccoglie quei tesori storico artistici legati alla Basilica di San Nicola.

 

Largo Papa Urbano II, Bari

Telefono: (+39) 080 5231429

E-Mail: info@museonicolaiano.com



Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì alla Domenica dalle ore 11:00 alle ore 18:00

Mercoledi’ Chiuso.

Visite Guidate Su Prenotazione

Gipsoteca del Castello Normanno Svevo

E’ allestita in alcune sale del maniero e custodisce una cospicua raccolta di calchi tratti dai più celebri monumenti di Puglia.

Piazza Federico II di Svevia, 4 Bari

Telefono: (+39) 080 5286111

E-Mail: castellodibari@beniculturali.it

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì alla Domenica aperto dalle 8:30 alle 19:30. Mercoledi’ Chiuso.


Biglietti: € 2,00 (intero), € 1,00 (dai 18 ai 25 anni e insegnanti), gratuito per minorenni, ultrasessantacinquenni e studenti di facoltà umanistiche. È compresa la visita al Castello.

Museo - Raccolta di Fisica

Il numeroso e vario patrimonio del Museo Civico di Bari comprende molti beni artistici e documentari ricevuti in donazione dalla famiglia Tanzi nel 1935. Ripropongono alcuni illustri componenti della famiglia venuta a Bari al seguito di Isabella Sforza d’Aragona.

Strada Saggers, 13 Bari

Telefono: +39 0805772362

E-Mail: info@museocivicodibari.it

 

Giorni e Orario apertura: Lunedì, Mercoledì, Giovedì 10:00-18:00

Venerdì, Sabato 10:00-19:00

Domenica 10:00-14:00

Martedì CHIUSO

 

Ingresso: Intero 5, Ridotto 3

VISITE GUIDATE SU PRENOTAZIONE: 30

Cittadella mediterranea della scienza

La Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari è il primo science center permanente interamente progettato e realizzato dal Cnr (Ufficio Comunicazione, Informazione e Urp). Il progetto è promosso dall'Università degli studi di Bari con il contributo del Miur: l’obiettivo è la promozione e la diffusione della cultura tecnico­ scientifica, nonché la tutela e la valorizzazione del patrimonio di interesse storico conservato in Italia.

Aperto dal 2006, presenta un'esposizione permanente di esperimenti scientifici interattivi, una collezione di strumentazione scientifica d'epoca e alcune sale per le esposizioni temporanee. La progettazione degli exhibit interattivi è stata affidata all'Ufficio Comunicazione, Informazione e Urp del Cnr, che ne ha curato la realizzazione presso i Laboratori di elettronica e meccanica e di falegnameria della sede  di Genova.

 

 Viale Biagio Accolti Gil, 2 Bari

Telefono: (+39) 080 5348482

E-Mail:

Presidenza
presidenza@cittadellamediterraneascienza.it
Direzione
direzione@cittadellamediterraneascienza.it
Informazioni
info@cittadellamediterraneascienza.it
Prenotazioni
prenotazioni@cittadellamediterraneascienza.it
Animatori
animatori@cittadellamediterraneascienza.it

 

Per partecipazione scaricare scheda e visionare listino prezzi:

www.cittadellamediterraneascienza.it

 

Giorni e Orario apertura:

Dal lunedì al sabato dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 14:00 alle ore 18:00 
Domenica E Festivi Solo Su Prenotazione

Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari

Aperto dal 10 dicembre 1967, commissionato dal Ministero della difesa, il sacrario militare dei caduti d'oltremare, è situato a Bari, in via Gentile nel quartiere Japigia. La struttura ospita le spoglie di circa 75.000 militari italiani caduti in terra straniera, negli anni che vanno dal 1940 al 1945, riportati in patria a seguito della dismissione dei cimiteri di guerra, costruiti a suo tempo nei territori stranieri. Il complesso non solo custodisce le spoglie dei militari, 40.000 dei quali ignoti, ma è anche sede del museo dei cimeli di guerra, appartenenti appunto alle truppe italiane di quel periodo.

I resti, provengono dai territori ove operarono le truppe italiane durante la prima e la seconda guerra mondiale: Balcani, Africa settentrionale e Orientale, Mediterraneo. Recentemente sono stati sistemati anche i resti di militari e civili deceduti in campi di concentramento o di lavoro dell'ex Repubblica Democratica Tedesca.

Attualmente il sacrario è anche sede di cerimonie commemorative: tra le principali, nei giorni 25 aprile e 4 novembre. Tra le autorità presenti, è stato invitato anche il presidente della Repubblica.

 

Via Giovanni Gentile 31 Bari

Telefono: (+39) 080 5530330

 

 

 

L'opera, costruita in pietra di Trani, è immersa in un ampio parco e si articola su due piani: il piano terra e il piano rialzato, al quale è possibile accedervi tramite l'ampia scalinata centrale. Il sacrario di Bari, è il secondo per dimensioni in Italia, dopo quello di Redipuglia. giardino è adibito a parco delle rimembranze, nel quale sono riposti lungo tutto il perimetro alcuni antichi veicoli da combattimento, pezzi d'artiglieria, lapidi e statue dedicate ai militari defunti. L'ingresso alla Zona Sacra è delimitato da catene e dall'ancora della nave Orsa.

Ai lati del parco, sono stati ricostruiti due elementi che caratterizzavano il dismesso sacrario militare di Tripoli, costruito alla fine degli anni '50:

 

      a sinistra, un tronco dell'acquedotto romano a sette archi, dove l'arco centrale più grande, raffigurava l'ingresso al Sacrario di Tripoli;

     a destra del parco, vi sono gli archi delle battaglie, dove sono ricordate con otto lapidi, le principali battaglie combattute in Africa dal 1911 al 1943.

Alla destra della scalinata, su appositi sostegni, è collocata la campana donata da enti ed associazioni di Bari e della Puglia, i cui nove solenni rintocchi al tramonto ricordano i caduti. Nel bronzo della campana è scolpita la frase Victi vivimus e cioè viviamo anche da vinti.

Sempre alla destra del parco, è situato il museo storico, che ricostruisce le varie fasi delle guerre combattute e che custodisce uniformi, fotografie, armi, documenti e cimeli privati appartenuti alle forze armate del periodo. In particolare, sono riportate le seguenti guerre:

 

        ·        1940-43 Africa Settentrionale

        ·        difesa del traffico navale con l'Africa               Settentrionale

        ·        1940-41 Africa Orientale

        ·        guerra navale 1940-43

        ·        grecia e Albania 1940-45

        ·        partecipazione delle Forze sul fronte sovietico 1941-43

        ·        resistenza armata italiana 1943-45

        ·        guerra in Etiopia 1935-36

        ·        conquista dell'Eritrea 1882-1900

        ·        conquista della Somalia 1891-1931

        ·        conquista della Libia 1911-31

        ·        guerra aerea 1940-45           

La rievocazione è integrata dalla proiezione di documentari e filmati dell'epoca, nell'apposita sala delle proiezioni con 72 posti a sedere.

Sempre al piano terra c'è la cripta, corrispondente al centro del chiostro centrale, adibito a piccola cappella. Sui muri ci sono varie lapidi che ricordano i nomi dei caduti, accertati ma non individuati. Una particolare lapide è dedicata ai 140 fedeli Ascari, eritrei e libici, i cui resti sono stati trasferiti in Italia nel 1972. Sulle pareti che racchiudono le tombe dei 45.000 militari ignoti è riportata l'epigrafe latina Et nomen cum sanguine pro Patria dedimus, che si traduce con Insieme col sangue anche il nome dedicammo alla Patria.

Infine accanto al museo, è situata la sala liturgica, luogo di convegno per celebrazioni eucaristiche e di preghiera a disposizione del pubblico. Nella parte posteriore, uffici della direzione e della segreteria, completano la struttura a pian terreno.

 

Il piano rialzato

Al piano rialzato, si trovano le spoglie dei militari, precisamente nel chiostro centrale. Alla destra dell'ingresso c'è l'Albo d'Onore, ove sono situati quattro armadi di bronzo, che contengono i volumi con i nominativi in ordine alfabetico, dei caduti situati nel Sacrario.

Al centro del cortile è posto un altare in marmo per la Santa Messa all'aperto e alle spalle spicca una colonna di 25 metri con quattro croci, una per ogni punto cardinale.

 

Caduti

Nel chiostro sono riportate le epigrafi: "I loro corpi sono sepolti in pace ed il ricordo vivrà in eterno", "Ottennero il regno della gloria e la mano del Signore li protegge". I loculi, nei quali riposano i caduti disposti in ordine alfabetico, sono sigillati con una lastra di bronzo che riporta il nome, il grado e le eventuali ricompense al valor militare.

Sono raggruppati in settori:

Germania

ex Jugoslavia (1940-45)

Grecia e Albania (1940-45)

Marocco, Tunisia e Algeria (1940-45)

Africa Settentrionale e Libia (1911-39 e 1940-43) e uomini dell'equipaggio del sommergibile Scirè

Africa Orientale

Albania (1915-18)

Museo Orto Botanico

L’attuale Istituto Orto Botanico di Bari è sorto nel 1955, quando alla Facoltà di Scienze fu donata una villa alla periferia della città con annesso suolo agrario di 5.000 mq. Il primo tentativo di realizzare a Bari un Orto Botanico risale all’agosto del 1813; un decreto di Gioacchino Murat sancì che ogni capoluogo di provincia avesse una Società di Agricoltura (chiamata poi Società Economica) con annesso Orto per la sperimentazione e la produzione di piante agrarie e ornamentali. Questo Orto botanico ebbe vita brevissima, perché il ritorno dei Borbone sul trono di Napoli costrinse la nata Società ad abbandonare la sede da poco allestita e a trasferirsi in locali di fortuna. Nel  1858, dopo lunghe dispute, il Comune di Bari concesse un suolo di 52 moggie in prossimità della costa, dove fu eretto l’edificio della Società Economica con annesso Orto. Anche questo secondo tentativo fallì per effetto dell’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno d’Italia. Successivamente, per effetto del decreto di Vittorio Emanuele II dell’11 febbraio 1886, la Società fu definitivamente soppressa. Nel 1964, dopo alcuni anni dalla fondazione dell’Istituto, avvenuta nel 1955, si ebbe il raddoppio della superficie dell’Orto La nuova area fu organizzata dando priorità alla flora regionale.

Via Orabona, 4 Bari

Telefono:

Direzione: (+39) 080 5442168

Informazioni: (+39) 080 5442152

(+39) 080 5442148

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:00 alle ore 13:30; Sabato e Festivi Chiuso.

 

Ingresso: Gratuito

Visite Guidate: Su Prenotazione

 

 

 

 

Museo di Zoologia

Il Museo, fondato nel 1925, ha una superficie espositiva di di circa 170 mq, ospita circa un migliaio di reperti zoologici conservati a secco e in liquido della fauna pugliese, italiana e dell’Africa nord-orientale. Tra i mammiferi vi sono, tra l’altro, svariati carnivori, antilopi, roditori e chirotteri.

La collezione ornitologica annovera rapaci diurni e notturni, uccelli di ripa, anatre e picchi. La collezione erpetologica include una serie di grandi tartarughe, coccodrilli, varani e agamidi africani, alcuni grandi serpenti tra cui un pitone di Seba di oltre 4 metri e una raccolta di anfibi e rettili pugliesi. La collezione ittiologica annovera numerosi pesci cartilaginei e ossei mediterranei e del Mar Rosso, tra cui due grandi pesci chitarra, un’aquila di mare, alcune cernie tropicali, diverse murene e gronghi, delle grandi remore e diversi sparidi.
La collezione entomologica include circa cinquecento esemplari di insetti pugliesi, tra cui odonati, ortotteri, emitteri, lepidotteri e coleotteri. La collezione degli invertebrati marini include esemplari di spugne, coralli, echinodermi, molluschi, e crostacei mediterranei e tropicali, tra cui un grande esemplare di Parhomola cuvieri.

La collezione di anatomia comparata annovera una serie di scheletri di vertebrati. Vi sono infine dei reperti umani ed animali del neolitico pugliese e una collezione di strumenti scientifici e antichi pannelli didattici.

Il Museo dispone anche di una collezione di videocassette e CD ROM sugli ambienti e la fauna locale ed esotica, ed un collegamento Internet per l’accesso ai siti museali e naturalistici di tutto il mondo.

Via Giovanni Amendola, 165 Bari

Telefono: (+39) 080 5443360

E-Mail: g.corriero@biologia.uniba.it

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

Visite Guidate: Su Prenotazione

 

 

Museo di Scienze della Terra

Il museo raccoglie importanti collezioni mineralogiche (tra le quali quella di Alberto Pelloux, considerata una delle più ricche d'Italia) e una collezione sistematica delle rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie, che consentono la completa esplorazione, anche con l'ausilio di mezzi interattivi, delle proprietà e delle origini di rocce e minerali.

Via E.Orabona, 4 - Campus Universitario Bari

Telefono: (+39) 080 5442616

Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00

Museo - Collezione del Dipartimento di Fisica

Gli strumenti e gli apparecchi della Collezione storico-scientifica del Dipartimento di Fisica possono essere raggruppati in tre collezioni distinte: la Collezione dell' Istituto di Fisica Sperimentale, quella dell'Istituto di Meccanica Razionale e quella dell'Istituto di Fisica. A ciò si deve aggiungere una poderosa quantità di strumentazione impiegata nelle passate attività e custodita in vari locali adibiti a deposito.

Allo stato attuale gli strumenti sono conservati in armadi metallici a quattro ripiani, con ante di vetro e situati al primo piano dell'edificio nella zona denominata Anti-aule A e B.

La Collezione di strumenti dell'Istituto di Fisica Sperimentale costituisce il nucleo originario dell'intera Collezione.

L'Istituto di Fisica Sperimentale, costituito nel 1925 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, alloggiava in alcuni locali del Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali, in Via Trieste a Bari.

La storia della collezione degli strumenti di tale istituto si può ricostruire attraverso un unico Inventario che comincia il 31 Ottobre 1928, ed è oggi custodito nell'archivio della segreteria dell'Istituto di Fisica Medica presso il Dipartimento.

Da un'attenta consultazione dell'Inventario si rileva che, pur comparendo i prezzi di tutti gli oggetti, manca la data di acquisizione della maggior parte di essi, che è presumibilmente antecedente al 31 Ottobre 1928.

Via Amendola, 173 Bari

Telefono: (+39) 080 5443216

La Collezione esaminata consta di 184 pezzi, alcuni dei quali privi di numero di inventario, che rappresentano una raccolta quasi completa di strumenti didattici usati per esperienze dimostrative nei vari settori della Fisica: Elettromagnetismo, Elettrostatica, Meccanica, Ottica, Termologia etc...

Quasi tutti gli strumenti provengono dalle Officine Galileo; di Firenze, anche se non si può affermare con certezza che furono tutti costruiti dalla ditta fiorentina, poichè potrebbero essere stati prodotti all'estero ed importati in Italia dalla stessa Galileo. Circa 2/3 degli strumenti della collezione di cui qui si riferisce sono stati ripuliti, schedati, catalogati, e la maggior parte anche fotografati e successivamente collocati in alcuni armadi seguendo un ordine di tipo settoriale.

A ciascun oggetto schedato è stato assegnato un numero di catalogo composto da un numero intero crescente e da una sigla, alquanto arbitraria, che indica il settore della Fisica cui l'oggetto appartiene. Infine, un cartoncino di identificazione recante il nome, il periodo di costruzione, la casa costruttrice e il numero di catalogo è stato posto accanto ad ogni oggetto catalogato al fine di consentire all'osservatore di apprezzarne oltre il valore estetico, soprattutto il valore fisico.

 

Museo della Fotografia del Politecnico di Bari

Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari è nato nel 2006 per la rapida crescita dell’Archivio di Architettura e Urbanistica del Politecnico.
 
L’identità del territorio pugliese si racconta per immagini attraverso gli scatti di autori pugliesi e acquisizioni storiche, insieme alle stampe fotografiche donate dagli studenti universitari dopo i diversi eventi espositivi. Tra i pezzi forti della collezione, oltre 1000 pannelli su Bari vecchia firmati dall’architetto professor Apolloni Ghetti.
 
Appassionati, studenti e fotografi sono coinvolti in attività di laboratorio, convegni, workshop e mostre che ruotano intorno alla dinamica istituzione museale.

Via Edoardo Orabona, 4 Bari

Telefono: (+39) 080 5962135

 

Museo Pinacoteca «Monsignor Aurelio Marena»

Occupa parte del Palazzo Vescovile a sinistra della chiesa (ma è in attesa di trasferimento nell'ex Seminario Vescovile, annesso a S. Francesco): ospita un'eterogenea collezione di reperti archeologici, argenterie, sculture (notevole un Presepe, forse di Stefano da Putignano), dipinti e affreschi staccati dal medioevo al '900.

Corte Vescovado, 2 Bitonto

Telefono: (+39) 080 3741289

(+39) 080 3751359

 

Giorni e Orario apertura:

Giovedì e Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00, anche a richiesta.

Ingresso: Su Offerta.

Museo civico «Eustachio Rogadeo»

Vicino alla secentesca chiesa del Purgatorio, il cui portale è decorato con figure di scheletri e penitenti, si incontra il settecentesco palazzo, che fu di una famiglia di origini campane, sede del museo. L'istituzione racchiude materiale archeologico - preistorico, greco e romano - rinvenuto nei dintorni, dipinti sei-settecenteschi, nonché opere pugliesi di '800 e '900. Pregevole il patrimonio custodito dalla Biblioteca che annovera incunaboli, cinquecentine e pergamene.

Via Giandonato Rogadeo, 52  Bitonto 

Telefono: (+39) 080 3751877


Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:30 alle ore 13:30; Martedì e Giovedì anche dalle ore 15:00 alle ore 18:00

Ingresso: Gratuito

Il Museo Della Devozione E Del Lavoro

A Bitetto esiste un interessante Museo in cui sono raccolte testimonianze della vita quotidiana, in tutte le sue espressioni (artigianato, devozione religiosa, cultura, ecc) della cittadina pugliese e di quelle limitrofe. Esso occupa gli spazi dell'antico convento francescano, fondato nel 1433 dai Frati minori in cui ha vissuto, svolgendo le più umili mansioni, il Beato Frà Giacomo Veringez.

In quelle che in origine erano le cucine e le celle dei frati del vecchio convento, oggi sono raccolti e custoditi oggetti e arredi che riguardano il privato domestico, il lavoro femminile con il ricamo e la tessitura , l'istruzione con la scuola, il lavoro agricolo documentato con attrezzi per la lavorazione della terra , mentre i diversi mestieri, come sellaio, vasaio, cestaio, bottaio e altri sono rappresentati da attrezzi, materiali, strumenti ormai in disuso.

Un ampio settore del Museo è dedicato alla devozione popolare che, tra l'altro comprende un presepe permanente, realizzato dal Maestro Giuseppe Maselli, che riproduce le caratteristiche architettoniche del centro antico di Bitetto, una selezione di arredi e paramenti sacri, ex voto, numerosi oggetti religiosi e la ricostruzione ideale della cella del Beato Giacomo.

Alcuni ambienti sono caratterizzati da costumi popolari dei paesi limitrofi (Bitonto, Binetto, Giovinazzo, Modugno, Torritto) allestiti su manichini (realizzati dagli studenti del Corso di costume per lo spettacolo, docente Rita Faure dell'Accademia di Belle Arti di Bari).

La singolarità di questo museo è che una volta l'anno vive e si anima nella rappresentazione del Presepio vivente , offrendo in tal modo l'opportunità ai visitatori di assistere all'uso degli attrezzi che vi sono custoditi.

Tutti gli oggetti e manufatti in mostra sono testimonianza di esperienze di devozione e di lavoro e se osservati con rispetto, parlano della cultura del territorio e rappresentano un importante patrimonio di conoscenza per la salvaguardia della memoria storica, indispensabile per la difesa dei valori. 
Ma soprattutto si intende sottolineare la funzione didattica rivolta ai giovani, che in tal modo possono condividere e comprendere l'esperienza e la fatica dei loro antenati.

Viale Beato, 1 Bitetto

Telefono: (+39) 080 9921063 
(+39) 080 9921034

 

Visitare il Museo è un immergersi nel passato, un assaporare la semplicità della conduzione di vita della terra pugliese, con le sue tradizioni che hanno coronato la storia che, non bisogna dimenticare, è maestra di vita efficace che fà volgere lo sguardo all'indietro ed istruisce con l'esperienza del quotidiano e proietta verso il futuro. La storia è la dimensione nella quale l'uomo vive e per la quale opera. Non è tanto una serie di eventi che sfumano nel vuoto col passare del tempo, quanto un prezioso contributo di crescita. Ecco la motiviazione, allora, di un Museo situato in un Santuario francescano ove, tra le tante scene di vita e di devozione, emerge la cella del Beato Giacomo, in egli trascorreva appena qualche ora al giorno per ritemprare il corpo ricurvo e affaticato. Anch'egli, maestro di vita nel corso della storia, ci insegni a riguardare il passato, con la certezza che il Signore, oggi come ieri, opera grandezze!

Osservatorio Faunistico Regionale

L'Osservatorio si occupa dell'accettazione degli animali conferiti dalle autorità preposte e/o privati cittadini; accoglie gli animali, li assiste e ne cura la riabilitazione fino alla reimmissione in natura, ove possibile. Gli esemplari inidonei alla vita allo stato naturale rimangono ricoverati in modo permanente presso la struttura.

Il rilascio degli esemplari riabilitati in natura nei siti idonei,  previo inanellamento della fauna, rappresenta un evento di grande interesse scientifico e ambientale; l'obiettivo è anche quello di sensibilizzare studenti e cittadinanza all'amore per gli animali e la natura.

 

L'attività amministrativa garantisce il funzionamento  della Struttura e si occupa della gestione di due banche dati:

·  accoglimento di fauna in difficoltà;

·  prelievi effettuati dai cacciatori.

 

Nella banca dati relativa all'accoglimento di fauna in difficoltà viene  registrato ogni esemplare accettato; tale banca dati serve a monitorare sia il flusso delle specie, e quindi la consistenza numerica delle stesse sul territorio,  sia  il decorso clinico di ogni animale fino al suo rilascio in natura o al decesso/smaltimento.

La banca dati relativa ai prelievi effettuati dai cacciatori, rilevati dai tesserini venatori, riveste interesse scientifico per le azioni di tutela e gestione della fauna e degli habitat, sia a livello locale che nazionale.

I dati raccolti sono oggetto di monitoraggio sulle singole specie faunistiche in quanto permettono di stimare la presenza delle stesse sul territorio regionale negli anni e sono utili alla formulazione del Calendario Venatorio che la Regione pubblica annualmente a seguito di parere da parte dell'Osservatorio; tali dati vengono trasmessi annualmente al Ministero dell'Ambiente e all'ISPRA.

Via Generale Michele Palmiotti, 43 Bitetto

Telefono: 080 9920283

Nella realizzazione delle manifestazioni di liberazione vengono coinvolte autorità locali, associazioni di volontariato e scolaresche.

L'Osservatorio, inoltre, offre la possibilità di effettuare visite guidate alla struttura, su richiesta da parte di scolaresche e di associazioni di diversamente abili.

Durante tali visite vengono illustrate, anche presso l'aula didattica, tutte le attività della struttura, che rappresenta una realtà unica nella Regione per le attività svolte e per la bellezza del luogo che si presenta come una nicchia protetta di habitat tipico dell'entroterra pugliese.

 

C

Pinacoteca Comunale di Conversano

La raccolta di opere presenta tra le altre cose le grandi tele raffiguranti episodi della Gerusalemme Liberata ad opera del pittore seicentesco napoletano Paolo Domenico Finoglia, invitato a Conversano da Giangirolamo II d'Acquaviva; il ciclo di opere serve per esaltare il potere e il prestigio della casata che ha commissionato l'opera al pittore.

Nella sezione archeologica si ammirano invece reperti dalla Preistoria all’età romana, tra cui selci paleolitiche e strumenti litici provenienti dalle grotte.

Corso Domenico Morea, 2 Conversano

·         Telefono: (+39) 080 4958524

 

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Martedì alla Domenica dalle ore 09:00 alle ore 20:00

Lunedi’ Chiuso.

 

Ingresso: Intero: € 2,50
                 Ridotto: € 1,00

 

 

Museo civico archeologico di Conversano

Importante complesso architettonico edificato nel X sec., il Monastero di S. Benedetto conserva al suo interno ricche testimonianze di arte, un chiostro medievale (XI-XIII sec.) di forma trapezoidale con capitelli scolpiti, decorazioni a mosaico e strutture conventuali di varia natura. Molto particolare è la storia di questo monastero, celebre per la sua denominazione di Monstrum Apuliae (Mostro della Puglia), perché tra il XIII e il XIX sec. fu sede di badesse mitrate, potenti monache che esercitarono una vera giurisdizione feudale ed ecclesiastica sul territorio. Spicca con le sue due torri campanarie, una risalente al periodo normanno, l’altra, dalle ricche maioliche, puramente decorativa risalente al periodo barocco. Al suo interno c’è una Chiesa in stile romanico. Di particolare originalità è la decorazione policroma a mosaico delle pareti della chiesa, in alto all’esterno, che costituisce una fascia continua con una teoria di motivi geometrici a cui si alternano palmette e torciglioni; formelle decorate con motivi floreali e con un grifo alato costituiscono un ulteriore motivo decorativo che movimenta le pareti dell’edificio. Ospita il Museo Civico Archeologico, che espone le evidenze archeologiche della città dall’epoca preistorica fino alla Tarda Antichità.

Via San Benedetto, 16 Conversano

Telefono: 080 4951975

 

Giorni e Orario apertura:

Estivo

Dal Martedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00; e dalle ore 18:00 alle ore 22:00; Sabato e Domenica dalle ore 18:00 alle ore 22:00;

Invernale

Dal Martedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 16:00-20:00

Sabato e Domenica 9:00/13:00-17:00-21:00

 

Ingresso: Gratuito

 

G

Museo nazionale archeologico di Gioia del Colle

Gli oggetti esposti, di provenienza domestica, cultuale e funeraria, risalgono ai secoli tra il VII e il III a.C. Si tratta di vasi di uso domestico e strumenti da lavoro, di corredi tombali con ceramiche di straordinaria fattura (vasi a decorazione geometrica e figurati, di produzione locale o di importazione dalla Grecia e dalle vicine città della Magna Grecia, Taranto in particolare), statuine fittili e ornamenti in bronzo, argento, avorio e ambra, di colonne, capitelli ed elementi architettonici policromi, di armi in ferro, cinturoni, elmi e corazze in bronzo, di particolare pregio e rarità.  Si segnalano, tra gli altri, un'armatura completa di guerriero del IV secolo a.C., composta da corazza, gambali ed elmo in bronzo, nella Sala 2, e le splendide ceramiche esposte nella Sala 4, fra cui il noto grande vaso corinzio denominato “cratere di Memnon”, risalente al VI secolo a.C..

 

Piazza dei Martiri del 1799, 1 Gioia Del Colle 

Telefono: (+39) 080 3481305 

 

Giorni e Orario apertura: 

Dal Lunedì al Sabato dalle ore 08:30 e dalle ore 19:30;

Festivi dalle ore 08:30 alle ore 13:30;

Orario biglietteria: Dal Lunedì al Sabato  dalle ore 08:30 alle ore 19:15; Domenica dalle ore 08:30 alle ore 13:15;

 

Ingresso: 5,00 €; Riduzione 2,50 € 

Museo capitolare di Arte Sacra

Il Museo capitolare di Arte Sacra di Gravina in Puglia ha la sua sede centrale nel seIcentesco Palazzo del Seminario, in Piazza Benedetto XIII. Si tratta, tuttavia, di un museo diffuso, che comprende anche i siti d’interesse storico artistico della città.
 La raccolta museale si compone di opere d’arte sacra databili tra l’XI e il XX secolo, disposte in tre ambienti secondo la tipologia. Nella 
Sala dei paramenti si ammirano capolavori ricamati con motivi barocchi alternati a decorazioni rinascimentali e classiche.
 La 
Sala degli argenti racchiude calici e reliquiari dal XV al XVIII secolo, tra cui l’effigie di San Filippo Neri e la Stauroteca protagonista della processione del Legno Santo ogni Venerdì Santo.
 La 
Sala pinacoteca e pergamene, infine, è uno scrigno di preziosi documenti antichi, tra cui la pergamena del 1091 di Umfrido d’Altavilla, Conte di Gravina. Tra i dipinti è da ammirare la tela seicentesca “Sant’Ignazio di Antiochia e Santa Bibiana” di Francesco Fracanzano. 

Piazza Benedetto XIII,25 Gravina In Puglia

Telefono: (+39) 080 3251146 

Cellulare: (+39) 338 5678017

 

Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì alla Domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 14:00 alle ore 16:00;

Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 14:00 alle ore 17:00

 

Ingresso: Gratuito

Museo della Fondazione "E. Pomarici Santomasi"

VISITA AL CASTELLO SVEVO

E' possibile prenotare una visita guidata al Castello Svevo di Federico II con le guide turistiche della Fondazione Santomasi che ve ne sveleranno la storia, gli aspetti artistici e i segreti.

PINACOTECA

Ricca collezione di opere pittoriche di varie scuole, annovera circa 263 tele.

MOSTRA ARCHEOLOGICA

l Museo della Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” è costituito dall’intero palazzo seicentesco del Barone con tutti gli arredi e le raccolte in esso contenuti.

ARMI E DIVISE

La collezione di armi e cimeli militari posseduta dalla Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” di Gravina può essere divisa in tre differenti nuclei omogenei considerandone la cronologia o la diversa provenienza.

COLLEZIONE NUMISMATICA

La collezione costituisce un nucleo di sommo interesse artistico e storico, esemplificativo di una Storia della moneta dal VI sec. a.C. fino al Regno d’Italia.

MOSTRA VESTITI D’EPOCA

Questa mostra mette in luce 9 vestiti che vanno dal seicento all’ottocento, appartenuti alla famiglia Pomarici Santomasi.

FOLKLORE

Nella sezione del folklore è rappresentato quel complesso di consuetudini, di forme di vita gravinese e di rapporti tradizionali che ha il suo fulcro nel focolare domestico.

ARCHIVIO STORICO

Pochi volumi e numerose cartelle di fogli e fascicoli cartacei costituiscono la sezione dell’Archivio Storico della Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” di Gravina in Puglia.

LA BIBLIOTECA

La Biblioteca “Ettore Pomarici Santomasi”,  facente parte dell’omonima Fondazione, eretta con R.D. n. 1761 del 28-11-1920, su disposizioni testamentarie del barone Ettore Pomarici Santomasi, è ubicata in Via Museo n. 20 a Gravina in Puglia (Bari).

APPARTAMENTO DI FAMIGLIA

Rappresenta un esempio di vita vissuta della famiglia Pomarici Santomasi.

CARROZZE

La Caleche è una carrozza a quattro ruote creata nel XVIII secolo e famosa per la sua eleganza.

SAN VITO VECCHIO

Gli affreschi, che vediamo in questa suggestiva immagine d'insieme, decoravano le pareti della Cripta rupestre detta di San Vito Vecchio a Gravina.

MAIOLICHE E CERAMICHE

Rilevante interesse raccoglie la collezione delle maioliche di fabbricazione locale : mattonelle murali, pavimentali, albarelli, piatti, anfore databili tra il XVII e XVIII secolo, oltre ad un discreto numero di acquasantiere con diversi oggetti d’uso.

Via Museo, 20, Gravina In Puglia

Telefono: (+39) 080 3251021

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Martedi alla Domenica dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 16:00 alle ore 20:00;

Sabato Chiuso

 

Ingresso: COSTO BIGLIETTO: Museo 4,00

COSTO BIGLIETTO: Castello 4,00
Scuole: riduzione del 20% sul costo del biglietto a:
Gruppi superiori a 20 persone: 1 gratuità per ogni 20 paganti
Gratuità:  bambini di età inferiore a 12 anni (con accompagnatore adulto)
Over 75 anni
Disabili e accompagnatori

I costi sono comprensivi di guida autorizzata che accompagnerà il visitatore durante la visita nel museoe/o al Castello.


Orario Visite Guidate
Giorni feriali dalle ore  10:00-11:00-12:00; e dalle ore 17:00-18:00-19:00
Giorni festivi: dalle ore 10:00-11:00-12:00; e dalle ore 17:00-18:00-19:00

M

Museo Diocesano Molfetta 

Il Museo espressione della memoria storica, permette di riscoprire il cammino di fede attraverso le opere delle varie generazioni.
Le opere d'arte (pitture, sculture, materiale lapideo, decorazioni, incisioni, stampe, lavori di ebanisteria, vasi sacri, suppellettili, reliquiari, ex voto, parati liturgici, manoscritti, libri corali, ecc.) rivelano la capacità creativa di artisti artigiani e maestranze locali e non, che hanno saputo imprimere nel sensibile il proprio senso religioso e la devozione della comunità cristiana.
Così che interagendo con il visitatore lo coinvolgono suscitando emozioni ed elevando l'animo alla dimensione del bello.

Via Entica della Chiesa, Molfetta

Telefono: (+39) 348 4113699

 

Giorni e Orario apertura:

Da Ottobre a Maggio

Dal Martedì al Venerdì dalle ore  10:00 alle ore 13:00;
Sabato e Domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 17:30 alle ore 20:30;

 

Da Giugno a Settembre
Sabato e Domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 18:00 alle ore 21:00

Chiusura: Lunedì 1 gennaio, Venerdì e Sabato Santo, Pasqua, 15 agosto, 24-25 Dicembre

Periodo invernale: dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 17:30 alle ore 20:30
Periodo estivo: (Giugno-Settembre): dalle ore  18:00 alle ore 21:00 

 

Ingresso: Intero: 4,00€
Ridotto: 3,00€ (dai 6 ai 18 anni, over 65, gruppi minimo 10 persone, religiosi, studenti universitari nell'ambito dei beni culturali)
Scolaresche: 4,00€ (a studente guida inclusa)
Gratuità: bambini fino ai 6 anni, disabili con accompagnatore

Visite guidate per gruppi: € 20,00 (su prenotazione)

Note: i biglietti possono essere acquistati sino a mezz'ora prima della chiusura.
I prezzi dei biglietti potrebbero subire variazioni in occasione di mostre temporanee o di eventi straordinari. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla reception

Info e prenotazioni:
Cooperativa FeArT
info@museodiocesanomolfetta.it  feart.coop@gmail.com  feart@legalmail.it

Museo Civico Archeologico del Pulo

Il Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta è ospitato nella pregevole Casina Cappellutti, edificio cinquecentesco oggetto di un laborioso intervento di restauro sulla struttura e sui giardini, con una operazione volta a comunicare, secondo criteri moderni, contenitore e contenuto. L’edificio deve la sua denominazione al cognome della famiglia che ne fu proprietaria dagli inizi dell’Ottocento; nei primi anni del Novecento entra a far parte del patrimonio immobiliare del Comune e diviene ricovero per la quarantena di malattie infettive, pertanto conosciuto sul territorio come “Lazzaretto”.

Via Mayer, Molfetta

Telefono: (+39) 080.8853040
                 

E-Mail:

contatto@museocivicoarcheologicodelpulo.it

 

Giorni e Orario apertura:

Da Giugno a Ottobre

Dal Martedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00;

Sabato e Domenica dalle ore 18:00 alle ore 21:00;

Da Novembre a Maggio

Dal Martedì al Venerdì - Domenica dalle ore 09:00 alle ore 12:00; Sabato dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Chiuso Il Lunedi’.

 

Visite Guidate Su Prenotazione

Raccolta Civica d'Arte Contemporanea

Nel centro storico di Molfetta, la Raccolta Civica d’Arte Contemporanea è una collezione di circa 60 opere di varia provenienza esposte nelle sale del cinquecentesco Palazzo Giovene, sede del Comune, che accoglie i visitatori con il raffinato prospetto rinascimentale.
Uno dei nomi più celebri del museo è senza dubbio Renato Guttuso, ma accanto al maestro dell’arte italiana del Novecento si possono ammirare anche manufatti di artisti originari di Molfetta, come Michele e Liborio Romano, Franco d’Ingeo, Natale Addamiano, Michele Paloscia e Anna Rita Spezzacatena.
 Una sala, in particolare, è riservata agli 11 dipinti di Leonardo Minervini e al “Ritratto di Minervini” firmato da Carlo Siverio nel 1936.

Piazza Municipio, 1 Molfetta

Telefono: 080 3353954

 

Giorni e Orario apertura: Tutti i Giorni dalle ore 18:00 alle ore 21:00;

Sabato e Domenica dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 18:00 alle ore 21:00

 

Ingresso: Gratuito

 

Museo Diocesano di Monopoli

Il Museo Diocesano di Monopoli è stato istituito il 29 Giugno 2002 nei locali dell’ex Seminario Vescovile fondato dal Vescovo Giuseppe Cavalieri nel 1668.

Le opere esposte, provenienti da diverse Chiese della Diocesi di Monopoli, invitano ad un grande viaggio alla riscoperta della cultura cristiana nei secoli. Fanno bella mostra di sé, dipinti di Lazzaro Bastiani, Costantino da Monopoli, Francesco Vecellio, Paolo Veronese, Jacopo Palma il Giovane, Paolo Finoglio, Alessandro Fracanzano, Andrea Miglionico, Giambattista Lama, opere che comprendono un periodo che va dal 1400 al 1700, vincolate a Venezia e al Regno di Napoli, a causa delle vicende storiche della città di Monopoli. Si possono ammirare, inoltre, nello spazio museale, una preziosa stauroteca (1000 -1100), icone, testimonianze artistiche legate al passato bizantino, un trittico ligneo del Campsa (1500), miniature di Reginaldo de’ Pirano, un portulano, manoscritti, antifonari, oggetti liturgici di pregio, paramenti sacri, calici, vasetti crismali ed ostensori.

Via Cattedrale, 26 Monopoli

Telefono: (+39) 080 748002

E-Mail: info@museodiocesanomonopoli.it

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì alla Domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:30; e dalle ore 17:30 alle ore 20:00

 

Ingresso: Biglietto di ingresso:  2,00
Per gruppi superiori alle 20 persone: 1,00

Per ragazzi dai 14 ai 18 anni: 0,50

Visite guidate: Su prenotazione vengono effettuate visite guidate gratuite (si paga solamente il biglietto di ingresso) condotte dagli operatori didattici del museo.
Per gruppi superiori alle 15 persone è possibile prenotare (con un anticipo di giorni 15) visite guidate al museo o alla basilica paleocristiana. Il costo del servizio, in aggiunta al biglietto di ingresso, è di Euro 1,50 a persona.

 

 

Museo dell'Artiglieria all'aperto
Il percorso di questo Museo all’aperto si snoda lungo le mura cinquecentesche ed i bastioni, ove sono state ricollocate in postazione antiche bocche da fuoco. 

Via Cadorna e lungomare Santa Maria Monopoli

Telefono: (+39) 0809303014

Museo di San Leonardo

 


Il museo di San Leonardo, sorto nel 2000, è dislocato lungo il matroneo delle claustrali benedettine, che vissero in questo luogo sacro.
La peculiarità dei manufatti d’arte ammirabili in tale contenitore culturale consiste nell’essere fruibili negli spazi in cui vennero utilizzati dalle religiose che li commissionarono; essi sono, dunque, lo specchio fedele di una temperie culturale-religiosa tanto locale quanto di respiro nazionale ed internazionale. A questo nucleo di oggetti d’arte sacra se ne affianca un altro, quello del pio sodalizio di San Giuseppe, confraternita attiva in San Leonardo.
Il visitatore compie un viaggio nell’arte sacra dal XVI al XXI sec., nel corso del quale ammira una macchina delle quarant’ore e argenti, crocifissi, reliquiari, copribara, messali ed altro ancora. La suggestione suscitata da queste testimonianze artistiche è amplificata dalla cornice del matroneo, giocata dall’alternanza di zone d’ombra e di luce, da cui godere di una vista privilegiata dell’intera chiesa, in passato esclusiva delle Benedettine nere, le quali ne godevano nascoste agli sguardi degli astanti dalle grate ancora oggi in situ.

Via San Leonardo Monopoli

Telefono: (+39) 347 8263696

(+39) 380 1591905

 

Giorni e Orario apertura: 

Sabato dalle ore 17:30 alle ore 19:00

 

 

R

Museo Civico del fischietto in terracotta

Ospitato nell’ex Convento di San Domenico, il museo introduce in un vero e proprio viaggio nel variegato mondo del fischietto in terracotta di Rutigliano (Ba), alla scoperta delle forme, dei simboli e dei rituali del mondo contemporaneo ma sempre con uno sguardo costante alla secolare tradizione figulina.

Accoglie una collezione di oltre 700 fischietti che trae origine in gran parte dalle opere presentate al Concorso Nazionale del Fischietto in terracotta “Città di Rutigliano”, ogni anno in programma il 17 gennaio, in concomitanza con la festa in onore di Sant’Antonio Abate.

Palazzo San Domenico
Via Leopoldo Tarantini, 28
Rutigliano

Telefono: (+39) 080 4767306
E-Mail: info@museodelfischietto.it

 

Giorni e orario apertura: Dal lunedì al venerdì 8:30-13:30/16:00-18:45
Sabato: 9:00-13:00

 

Museo Civico “Grazia e Pietro Didonna”

Nel centro di Rutigliano, il Museo civico “Grazia e Pietro Didonna” custodisce un ricco patrimonio di reperti archeologici.
 
Fondato nel 1975, il museo accoglie preziosi materiali provenienti da scavi effettuati nel territorio. Le località di Azezio e Purgatorio hanno restituito più di 400 tombe databili tra il VII secolo a.C. e l’XI d.C., da cui provengono numerosi reperti.

Si ammira anche una tomba dolmenica, rinvenuta nella zona di San Lorenzo – Madonna delle Grazie, e reperti provenienti da collezioni private come le raccolte Colamussi, Didonna e Catamo.
 
La donazione “Gianfranco Dioguardi”, infine, comprende vasi e piccole statue del periodo classico. 

Piazza XX Settembre Rutigliano

Telefono: (+39) 0804763792

Museo delle Arti e degli Antichi Mestieri

Sono esposti suppellettili ed attrezzi sia della civiltà contadina, che artigiana; non mancano sezioni che tendono a ricostruire la vita civile ed economica delle nostre genti.  

Rutigliano

Museo degli Emgrati

Sono contenute foto e corrispondenze degli emigrati Rutiglianesi nelle varie nazioni europee ed americane.

Rutigliano

Museo Archeologico Nazionale "Jatta"

Il Museo Archeologico Nazionale “Jatta” è allestito in alcune sale del neoclassico Palazzo Jatta, nel cuore di Ruvo di Puglia.  
 
La ricca collezione museale comprende manufatti dei più noti ceramografi e pittori greci e apuli. Nella prima sala si ammirano terrecotte figurate e architettoniche, trozzelledaunie e vasi a vernice nera.
 
Il percorso prosegue nella seconda sala con il grande cratere a mascheroni, opera del pittore di Baltimora. Nella Stanza dei Rhità sono esposti boccali con decorazioni zoomorfe e l’ultima sezione espositiva è dominata dal vaso più importante della collezione, il cratere attico a figure rosse decorato dal pittore Talos, databile al V secolo a.C.

Piazza Giovanni Bovio, 35 Ruvo Di Puglia

Telefono: (+39) 080 3612848

 

Giorni e Orario apertura:

Dal Lunedì alla Domenica dalle ore  08:30 alle ore 13:30;

Giovedì e Sabato dalle ore 08:30 alle ore 19:30.

 

Ingresso: Gratuito.

S

Museo della civiltà contadina “Dino Bianco”

Nasce nel 1968 per volontà e impulso ideale del professor Vito Donato Bianco e viene a lui intitolato dopo la prematura scomparsa nel 1990. Il museo è ospitato nel Castello Caracciolo sin dai suoi esordi. Tuttavia, durante il lungo lavoro di restauro subito da questa storica struttura negli anni novanta, trova una sede provvisoria in Palazzo Pinto. Dal 22 maggio 2004, ritornato nella sua sede deputata, si offre alla fruizione del pubblico riallestito e con gli oggetti opportunamente restaurati. 
Lungo i quattro livelli dell'esposizione, gli oggetti propongono e rievocano i valori e il fascino del mondo contadino, fondamento della nostra cultura e del nostro progresso. Sala per sala il visitatore compie un viaggio nel tempo alla ricerca delle comuni radici, quelle legate alla cultura della civiltà contadina, rivivendo i vari momenti della vita di uomini che ponevano il loro ingegno nell'affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Divenivano di volta in volta agricoltori, come testimoniato attraverso i cicli produttivi del grano, dell'olio e del vino, o artigiani, come rappresentato dalle botteghe del fabbro, dello scalpellino, d'u mèste traìne, u uarnementare e di molti altri antichi mestieri. A scandire la vita di questi uomini era un forte sentimento religioso ben illustrato nella sala dedicata alla religiosità popolare. 
Il museo mantiene il legame con il suo territorio attraverso i reperti che ne testimoniano l'evoluzione storica e realizza, in attività di laboratorio, la vocazione didattica che lo caratterizza sin dalla fondazione.

Piazza Caracciolo 7B Sammichele Di Bari

Telefono: 080 8917368

E-Mail: info@museodinobianco.net

 

Giorni e Orario apertura:

A richiesta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00;

Sabato e Domenica Chiuso

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