Il Museo
del Territorio, ex Casa Pezzolla Il Museo è
costituito da un agglomerato di trulli contigui e comunicanti appartenuti nel
Settecento a Giacomo Pezzolla, medico del conte Giulio Antonio Acquaviva
d'Aragona e per questo tuttora il complesso è identificabile anche come “Casa
Pezzolla”. Oggi il Museo rappresenta non solo uno spazio di documentazione
storico-didattica, dotato di moderni sistemi informativi di supporto ai
reperti, ma è anche uno spazio espositivo e creativo che mira a congiungere
il passato con il presente ospitando mostre temporanee. |
Piazza XXVII Maggio. Alberobello Telefono: (+39) 380
4111273 Giorni e orario apertura: Dal Martedì alla Domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle
15:30 alle 19:00. -Servizio guida multilingua,
cartoguida e audioguida. Servizi per diversamente abili. Ingresso: 3€ a persona.
Agevolazioni gruppi 2€. Gratuità
ragazzi al di sotto dei 10 anni. |
Museo nazionale archeologico di Altamura Il
progetto di dotare Altamura di un museo che documentasse l’archeologia della
città e del territorio, evidenziata da numerose e importanti scoperte dalla
Preistoria al Medio Evo, si concretizza sulla base di una forte istanza
locale risalente agli anni settanta del Novecento nell’area archeologica di
La Croce, con la costruzione di un edifico a due piani a ridosso del centro
storico, lungo l’arteria stradale cittadina che conduce a Santeramo. |
Via Santeramo, 88 Altamura Telefono: (+ 39) 080 3146409 E-Mail: pm-pug.museoaltamura@beniculturali.it Giorni e orario apertura: Dal Lunedì al
Venerdì dalle ore 08:30 alle ore 19:30; Sabato - Domenica dalle ore 08:30
alle ore 13:30; Prenotazione: Nessuna Ingresso: Gratuito |
Museo Etnografico dell’Alta Murgia Attualmente
l’allestimento conserva la stessa disposizione del 1992 documentando il ciclo
cerealicolo, l’attività pastorale, l’artigianato, la vita sociale, i
mestieri, gli arredi domestici, i giochi infantili, l’abbigliamento
tradizionale, e l’alimentazione, relativamente al periodo compreso tra gli
ultimi decenni dell’800 e gli anni Sessanta del ‘900. |
Via Vittorio Veneto, 53 Altamura Giorni e Orario apertura: Martedì –
Mercoledì dalle ore 10:30 alle ore 12:30; Giovedì -
Venerdì dalle ore 10:30 alle ore 12:30; e dalle ore 16:00 alle ore 19:00; Sabato –
Domenica dalle ore 10:30 alle ore 12:30; e dalle ore 15:00 alle ore 20:00 |
Museo dell’Arte Tipografica La tipografia Portoghese, la più antica
in Puglia, fu fondata nel 1891 da Gaetano e Francesco Portoghese in attività
fino al 2000, anno di chiusura. Vanta al suo interno la presenza di macchinari antichissimi,
pezzo forte dell’esposizione, uno dei quali risale al 1860. Macchine a mano,
macchine a caratteri mobili, in legno ed in piombo, pedaline, antichi timbri
dei primi partiti e dei simboli fascisti, tagliacarte, macchine tedesche a
funzionamento meccanico, sempre a caratteri mobili. |
Via Scipione Ronchetti, 2 - ex convento di S.
Antonio, Altamura Telefono: (+39) 338 2603588
Giorni e Orario apertura: Dal martedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00
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B
Pinacoteca di Bari “Corrado Giaquinto” Dal marzo
1987 è esposta in Pinacoteca la Collezione Grieco, cinquanta prestigiosi
dipinti italiani del secondo Ottocento (gli artisti maggiormente
rappresentati sono i macchiaioli: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giuseppe
Abbati, Cristiano Banti, Telemaco Signorini, Raffaello Sernesi, Giovanni
Boldini, etc.) e del primo Novecento (Pellizza da Volpedo, Morbelli, Sironi,
De Chirico, Carrà, De Pisis, Viani, Campigli, etc.). |
Via Spalato, 19 - Lungomare
Nazario Sauro,27 Bari Telefono: (+39) 080 5412420 La Pinacoteca “Corrado
Giaquinto” è collocata al 4° piano dello storico Palazzo della Provincia di
Bari. Vi si accede dall’ingresso principale, sul Lungomare Nazario Sauro,
oppure dall’ingresso laterale su via Spalato. E-Mail: pinacoteca@cittametropolitana.ba.it Giorni
e Orari di apertura: Prezzi
di ingresso: - studenti universitari - giornalisti; * muniti di relativa
tessera di iscrizione alla categoria o altro documento equivalente Gratuito: - minori di 18 anni e maggiori di 65
anni; Ingresso
libero per tutti: la prima domenica di ogni mese. |
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Museo Etnografico
Africano Il Museo venne istituito nel 1970
presso il Convento dei Frati Cappuccini ed espone il materiale raccolto dai
Padri Missionari. Seguendo le varie stanze si possono trovare strumenti
musicale e maschere provenienti dal Mozambico, lire dell'Etiopia e flauti.
Sono esposte monete risalenti al periodo delle colonie portoghesi, ventagli
realizzati con foglie di palma, oggetti d'avorio e di legno, tutto materiale
che documenta, in parte, la cultura e le civiltà africane. Si segnala,
inoltre, una sala in cui è stata ricreata un'abitazione caratteristica dei
popoli del Mozambico. |
Via Bellomo, 94
- Convento dei Frati Cappuccini, Bari Telefono: (+39) 080 5610034
Giorni e orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00 Altri giorni su
richiesta Giorno di chiusura: Sabato e Domenica
Ingresso:
Gratuito
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Museo Diocesano - Sezione Bari Museo d'arte cattolica con
dipinti, sculture e manoscritti, i più antichi dei quali risalenti all'VIII
secolo. |
Via dei Dottula, Bari E-Mail: museobari@odegitria.bari.it
Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì al Giovedi dalle ore 10:00 alle
ore 13:00 Domenica dalle ore 10:00 alle ore 14:00 Negli altri giorni, su richiesta. |
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Museo
Nicolaiano di Bari Raccoglie
quei tesori storico artistici legati
alla Basilica di San Nicola.
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Largo Papa Urbano II, Bari Telefono: (+39) 080 5231429 E-Mail: info@museonicolaiano.com
Giorni e Orario
apertura: Dal Lunedì alla Domenica
dalle ore 11:00 alle ore 18:00 Mercoledi’ Chiuso. Visite Guidate Su
Prenotazione |
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Gipsoteca del Castello Normanno Svevo
E’ allestita in alcune sale del maniero e
custodisce una cospicua raccolta di calchi tratti dai più celebri monumenti di Puglia.
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Piazza Federico II di
Svevia, 4 Bari Telefono: (+39)
080 5286111 E-Mail: castellodibari@beniculturali.it
Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì alla Domenica aperto
dalle 8:30 alle 19:30. Mercoledi’ Chiuso.
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Museo - Raccolta di Fisica Il
numeroso e vario patrimonio del Museo Civico di Bari comprende molti beni
artistici e documentari ricevuti in donazione dalla famiglia Tanzi nel 1935. Ripropongono alcuni illustri
componenti della famiglia venuta a Bari al seguito di Isabella Sforza d’Aragona. |
Strada Saggers,
13 Bari Telefono: +39
0805772362 E-Mail: info@museocivicodibari.it
Giorni e Orario apertura: Lunedì, Mercoledì, Giovedì 10:00-18:00 Venerdì, Sabato
10:00-19:00 Domenica 10:00-14:00 Martedì CHIUSO
Ingresso: Intero
5€,
Ridotto 3€ VISITE GUIDATE
SU PRENOTAZIONE: 30€ |
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Cittadella mediterranea della
scienza La Cittadella Mediterranea della
Scienza di Bari è il primo science
center permanente interamente progettato e realizzato dal Cnr (Ufficio
Comunicazione, Informazione e Urp). Il progetto è promosso dall'Università
degli studi di Bari con il contributo del Miur: l’obiettivo è la promozione e
la diffusione della cultura tecnico scientifica, nonché la tutela e la
valorizzazione del patrimonio di interesse storico conservato in Italia. Aperto dal 2006, presenta un'esposizione permanente di
esperimenti scientifici interattivi, una collezione di strumentazione
scientifica d'epoca e alcune sale per le esposizioni temporanee. La
progettazione degli exhibit interattivi è stata affidata all'Ufficio Comunicazione,
Informazione e Urp del Cnr, che ne ha curato la realizzazione presso i
Laboratori di elettronica e meccanica e di falegnameria della sede di
Genova. |
Viale Biagio Accolti Gil, 2 Bari Telefono: (+39)
080 5348482 E-Mail: Presidenza
Per partecipazione scaricare scheda e visionare listino prezzi: www.cittadellamediterraneascienza.it
Giorni e Orario apertura: Dal lunedì al sabato dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore
14:00 alle ore 18:00 |
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Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari Aperto dal 10 dicembre 1967,
commissionato dal Ministero della
difesa, il sacrario militare dei caduti d'oltremare, è
situato a Bari, in via Gentile nel quartiere Japigia. La struttura ospita le
spoglie di circa 75.000 militari italiani caduti in terra straniera, negli
anni che vanno dal 1940 al 1945,
riportati in patria a seguito della dismissione dei cimiteri di guerra,
costruiti a suo tempo nei territori stranieri. Il complesso non solo
custodisce le spoglie dei militari, 40.000 dei quali ignoti, ma è anche sede
del museo dei cimeli di guerra, appartenenti appunto alle truppe italiane di
quel periodo. I resti, provengono dai territori ove operarono le truppe
italiane durante la prima e
la seconda guerra
mondiale: Balcani, Africa settentrionale e Orientale,
Mediterraneo. Recentemente sono stati sistemati anche i resti di militari e
civili deceduti in campi di concentramento o di lavoro dell'ex Repubblica Democratica Tedesca. Attualmente il
sacrario è anche sede di cerimonie commemorative: tra le principali, nei
giorni 25
aprile e 4 novembre. Tra le autorità presenti, è
stato invitato anche il presidente
della Repubblica.
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Via Giovanni Gentile 31 Bari Telefono: (+39) 080 5530330
L'opera, costruita in pietra di Trani, è immersa in un ampio
parco e si articola su due piani: il piano terra e il piano rialzato, al
quale è possibile accedervi tramite l'ampia scalinata centrale. Il sacrario
di Bari, è il secondo per dimensioni in Italia, dopo quello di Redipuglia.
giardino è adibito a parco delle rimembranze, nel quale sono riposti lungo
tutto il perimetro alcuni antichi veicoli da combattimento, pezzi
d'artiglieria, lapidi e statue dedicate ai militari defunti. L'ingresso alla
Zona Sacra è delimitato da catene e dall'ancora della nave Orsa. Ai lati del parco, sono stati ricostruiti due elementi che
caratterizzavano il dismesso sacrario militare di Tripoli, costruito alla
fine degli anni '50:
a sinistra, un tronco dell'acquedotto romano a
sette archi, dove l'arco centrale più grande, raffigurava l'ingresso al
Sacrario di Tripoli; a destra del parco, vi sono gli
archi delle battaglie, dove sono ricordate con otto lapidi, le principali
battaglie combattute in Africa dal 1911 al 1943. Alla destra
della scalinata, su appositi sostegni, è collocata la campana donata da enti
ed associazioni di Bari e della Puglia, i cui nove solenni rintocchi al
tramonto ricordano i caduti. Nel bronzo della campana è scolpita la
frase Victi vivimus e cioè viviamo anche da vinti. Sempre alla destra del parco, è situato il museo storico, che
ricostruisce le varie fasi delle guerre combattute e che custodisce uniformi,
fotografie, armi, documenti e cimeli privati appartenuti alle forze armate del
periodo. In particolare, sono riportate le seguenti guerre:
·
1940-43 Africa Settentrionale ·
difesa del traffico navale con
l'Africa Settentrionale ·
1940-41 Africa Orientale ·
guerra navale 1940-43 ·
grecia e Albania 1940-45 ·
partecipazione delle Forze sul
fronte sovietico 1941-43 ·
resistenza armata italiana 1943-45 ·
guerra in Etiopia 1935-36 ·
conquista dell'Eritrea 1882-1900 ·
conquista della Somalia 1891-1931 ·
conquista della Libia 1911-31 · guerra aerea 1940-45 La rievocazione è integrata dalla proiezione di documentari e
filmati dell'epoca, nell'apposita sala delle proiezioni con 72 posti a
sedere. Sempre al piano terra c'è la cripta, corrispondente al centro
del chiostro centrale, adibito a piccola cappella. Sui muri ci sono varie
lapidi che ricordano i nomi dei caduti, accertati ma non individuati. Una
particolare lapide è dedicata ai 140 fedeli Ascari, eritrei e libici, i cui resti sono
stati trasferiti in Italia nel 1972. Sulle pareti che racchiudono le tombe
dei 45.000 militari ignoti è riportata l'epigrafe latina Et nomen cum
sanguine pro Patria dedimus, che si traduce con Insieme col sangue anche
il nome dedicammo alla Patria. Infine accanto al museo, è situata la sala liturgica, luogo di
convegno per celebrazioni eucaristiche e di preghiera a disposizione del
pubblico. Nella parte posteriore, uffici della direzione e della segreteria,
completano la struttura a pian terreno.
Il piano rialzato Al piano rialzato, si trovano le spoglie dei militari,
precisamente nel chiostro centrale. Alla destra dell'ingresso c'è l'Albo
d'Onore, ove sono situati quattro armadi di bronzo, che contengono i volumi
con i nominativi in ordine alfabetico, dei caduti situati nel Sacrario. Al centro del cortile è posto un altare in marmo per la Santa Messa all'aperto e alle spalle
spicca una colonna di 25 metri con quattro croci, una per ogni punto
cardinale.
Caduti Nel chiostro sono riportate le epigrafi: "I loro corpi sono
sepolti in pace ed il ricordo vivrà in eterno", "Ottennero il regno
della gloria e la mano del Signore li protegge". I loculi, nei quali
riposano i caduti disposti in ordine alfabetico, sono sigillati con una
lastra di bronzo che riporta il nome, il grado e le eventuali ricompense
al valor militare. Sono raggruppati in settori: Germania ex Jugoslavia (1940-45) Grecia e Albania (1940-45) Marocco, Tunisia e Algeria (1940-45) Africa Settentrionale e Libia (1911-39 e 1940-43) e uomini
dell'equipaggio del sommergibile Scirè Africa Orientale Albania (1915-18) |
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Museo Orto Botanico L’attuale Istituto Orto Botanico di Bari è sorto nel 1955,
quando alla Facoltà di Scienze fu donata una villa alla periferia della città
con annesso suolo agrario di 5.000 mq. Il primo tentativo di realizzare a
Bari un Orto Botanico risale all’agosto del 1813; un decreto di Gioacchino
Murat sancì che ogni capoluogo di provincia
avesse una Società di Agricoltura (chiamata poi Società Economica) con
annesso Orto per la sperimentazione e la produzione di piante agrarie e
ornamentali. Questo Orto botanico ebbe vita brevissima, perché il ritorno dei
Borbone sul trono di Napoli costrinse la nata Società ad abbandonare la sede
da poco allestita e a trasferirsi in locali di fortuna. Nel 1858, dopo lunghe dispute, il Comune di Bari
concesse un suolo di 52 moggie in prossimità della costa, dove fu eretto
l’edificio della Società Economica con annesso Orto. Anche questo secondo
tentativo fallì per effetto dell’annessione del Regno delle due Sicilie al
Regno d’Italia. Successivamente, per effetto del decreto di Vittorio Emanuele
II dell’11 febbraio 1886, la Società fu definitivamente soppressa. Nel 1964,
dopo alcuni anni dalla fondazione dell’Istituto, avvenuta nel 1955, si ebbe
il raddoppio della superficie dell’Orto La nuova area fu organizzata dando
priorità alla flora regionale. |
Via Orabona, 4 Bari Telefono: Direzione: (+39) 080 5442168 Informazioni: (+39) 080 5442152 (+39) 080 5442148 Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:00 alle ore 13:30; Sabato e
Festivi Chiuso.
Ingresso: Gratuito Visite Guidate: Su Prenotazione
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Museo di Zoologia Il Museo, fondato nel 1925, ha una
superficie espositiva di di circa 170 mq, ospita circa un migliaio di reperti
zoologici conservati a secco e in liquido della fauna pugliese, italiana e
dell’Africa nord-orientale. Tra i mammiferi vi sono, tra l’altro, svariati
carnivori, antilopi, roditori e chirotteri.
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Via Giovanni Amendola, 165
Bari Telefono: (+39) 080 5443360 E-Mail: g.corriero@biologia.uniba.it Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 Visite Guidate: Su Prenotazione
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Museo di Scienze della Terra Il museo raccoglie importanti collezioni mineralogiche (tra le
quali quella di Alberto Pelloux, considerata una delle più ricche d'Italia) e
una collezione sistematica delle rocce magmatiche, metamorfiche e
sedimentarie, che consentono la completa esplorazione, anche con l'ausilio di
mezzi interattivi, delle proprietà e delle origini di rocce e minerali. |
Via E.Orabona, 4 - Campus Universitario Bari Telefono: (+39) 080 5442616 Giorni e Orario apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 |
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Museo - Collezione del Dipartimento
di Fisica Gli strumenti e gli apparecchi della Collezione
storico-scientifica del Dipartimento di Fisica possono essere raggruppati in
tre collezioni distinte: la Collezione dell' Istituto di Fisica Sperimentale,
quella dell'Istituto di Meccanica Razionale e quella dell'Istituto di Fisica.
A ciò si deve aggiungere una poderosa quantità di strumentazione impiegata
nelle passate attività e custodita in vari locali adibiti a deposito. Allo stato attuale gli strumenti sono conservati in armadi
metallici a quattro ripiani, con ante di vetro e situati al primo piano
dell'edificio nella zona denominata Anti-aule A e B. La Collezione di strumenti dell'Istituto di Fisica Sperimentale
costituisce il nucleo originario dell'intera Collezione. L'Istituto di Fisica Sperimentale, costituito nel 1925 presso la
Facoltà di Medicina e Chirurgia, alloggiava in alcuni locali del Regio
Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali, in Via Trieste a
Bari. La storia della collezione degli strumenti di tale istituto si
può ricostruire attraverso un unico Inventario che comincia il 31 Ottobre
1928, ed è oggi custodito nell'archivio della segreteria dell'Istituto di
Fisica Medica presso il Dipartimento. Da un'attenta consultazione dell'Inventario si rileva che, pur
comparendo i prezzi di tutti gli oggetti, manca la data di acquisizione della
maggior parte di essi, che è presumibilmente antecedente al 31 Ottobre 1928. |
Via Amendola, 173 Bari Telefono: (+39) 080 5443216 La Collezione esaminata consta di 184 pezzi, alcuni dei quali
privi di numero di inventario, che rappresentano una raccolta quasi completa
di strumenti didattici usati per esperienze dimostrative nei vari settori
della Fisica: Elettromagnetismo, Elettrostatica, Meccanica, Ottica,
Termologia etc... Quasi tutti gli strumenti provengono dalle Officine Galileo; di
Firenze, anche se non si può affermare con certezza che furono tutti
costruiti dalla ditta fiorentina, poichè potrebbero essere stati prodotti
all'estero ed importati in Italia dalla stessa Galileo. Circa 2/3 degli
strumenti della collezione di cui qui si riferisce sono stati ripuliti,
schedati, catalogati, e la maggior parte anche fotografati e successivamente
collocati in alcuni armadi seguendo un ordine di tipo settoriale. A ciascun oggetto schedato è stato assegnato un numero di
catalogo composto da un numero intero crescente e da una sigla, alquanto
arbitraria, che indica il settore della Fisica cui l'oggetto appartiene.
Infine, un cartoncino di identificazione recante il nome, il periodo di
costruzione, la casa costruttrice e il numero di catalogo è stato posto
accanto ad ogni oggetto catalogato al fine di consentire all'osservatore di
apprezzarne oltre il valore estetico, soprattutto il valore fisico.
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Museo della Fotografia del
Politecnico di Bari Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari è
nato nel 2006 per la rapida crescita dell’Archivio di Architettura e
Urbanistica del Politecnico. |
Via Edoardo Orabona, 4 Bari Telefono: (+39) 080 5962135
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Museo Pinacoteca «Monsignor
Aurelio Marena»
Occupa parte del Palazzo Vescovile a sinistra della chiesa (ma è in
attesa di trasferimento nell'ex Seminario Vescovile, annesso a S. Francesco):
ospita un'eterogenea collezione di reperti archeologici, argenterie, sculture
(notevole un Presepe, forse di Stefano da Putignano), dipinti e affreschi
staccati dal medioevo al '900.
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Corte Vescovado, 2 Bitonto Telefono: (+39) 080 3741289 (+39) 080 3751359 Giorni e Orario apertura: Giovedì e Venerdì dalle ore 10:00
alle ore 12:00, anche a richiesta. Ingresso: Su Offerta. |
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Museo civico «Eustachio Rogadeo»
Vicino alla secentesca chiesa del Purgatorio, il cui portale è decorato
con figure di scheletri e penitenti, si incontra il settecentesco palazzo,
che fu di una famiglia di origini campane, sede del museo. L'istituzione
racchiude materiale archeologico - preistorico, greco e romano - rinvenuto
nei dintorni, dipinti sei-settecenteschi, nonché opere pugliesi di '800 e
'900. Pregevole il patrimonio custodito dalla Biblioteca che annovera
incunaboli, cinquecentine e pergamene.
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Via Giandonato Rogadeo, 52 Bitonto Telefono: (+39) 080 3751877
Dal Lunedì
al Venerdì dalle ore 09:30 alle ore 13:30; Martedì e Giovedì anche dalle ore
15:00 alle ore 18:00 Ingresso: Gratuito |
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Il Museo Della Devozione E Del
Lavoro A Bitetto esiste un interessante Museo in cui sono raccolte
testimonianze della vita quotidiana, in tutte le sue espressioni
(artigianato, devozione religiosa, cultura, ecc) della cittadina pugliese e
di quelle limitrofe. Esso occupa gli spazi dell'antico convento francescano,
fondato nel 1433 dai Frati minori in cui ha vissuto, svolgendo le più umili
mansioni, il Beato Frà Giacomo Veringez. In quelle che in origine erano le cucine e le celle dei frati
del vecchio convento, oggi sono raccolti e custoditi oggetti e arredi che
riguardano il privato domestico, il lavoro femminile con il ricamo e la
tessitura , l'istruzione con la scuola, il lavoro agricolo documentato con
attrezzi per la lavorazione della terra , mentre i diversi mestieri, come
sellaio, vasaio, cestaio, bottaio e altri sono rappresentati da attrezzi,
materiali, strumenti ormai in disuso. Un ampio settore del Museo è dedicato alla devozione popolare
che, tra l'altro comprende un presepe permanente, realizzato dal Maestro
Giuseppe Maselli, che riproduce le caratteristiche architettoniche del centro
antico di Bitetto, una selezione di arredi e paramenti sacri, ex voto,
numerosi oggetti religiosi e la ricostruzione ideale della cella del Beato
Giacomo. Alcuni ambienti sono caratterizzati da costumi popolari dei
paesi limitrofi (Bitonto, Binetto, Giovinazzo, Modugno, Torritto) allestiti
su manichini (realizzati dagli studenti del Corso di costume per lo
spettacolo, docente Rita Faure dell'Accademia di Belle Arti di Bari). La singolarità di questo museo è che una volta l'anno vive e si
anima nella rappresentazione del Presepio vivente , offrendo in tal modo l'opportunità
ai visitatori di assistere all'uso degli attrezzi che vi sono custoditi. Tutti gli oggetti e manufatti in mostra sono testimonianza di
esperienze di devozione e di lavoro e se osservati con rispetto, parlano
della cultura del territorio e rappresentano un importante patrimonio di
conoscenza per la salvaguardia della memoria storica, indispensabile per la
difesa dei valori. |
Viale Beato, 1 Bitetto Telefono: (+39) 080 9921063
Visitare il Museo è un immergersi nel passato, un assaporare la
semplicità della conduzione di vita della terra pugliese, con le sue tradizioni
che hanno coronato la storia che, non bisogna dimenticare, è maestra di vita
efficace che fà volgere lo sguardo all'indietro ed istruisce con l'esperienza
del quotidiano e proietta verso il futuro. La storia è la dimensione nella
quale l'uomo vive e per la quale opera. Non è tanto una serie di eventi che
sfumano nel vuoto col passare del tempo, quanto un prezioso contributo di
crescita. Ecco la motiviazione, allora, di un Museo situato in un Santuario
francescano ove, tra le tante scene di vita e di devozione, emerge la cella
del Beato Giacomo, in egli trascorreva appena qualche ora al giorno per
ritemprare il corpo ricurvo e affaticato. Anch'egli, maestro di vita nel
corso della storia, ci insegni a riguardare il passato, con la certezza che
il Signore, oggi come ieri, opera grandezze! |
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Osservatorio Faunistico Regionale L'Osservatorio si occupa dell'accettazione degli animali
conferiti dalle autorità preposte e/o privati cittadini; accoglie gli
animali, li assiste e ne cura la riabilitazione fino alla reimmissione in
natura, ove possibile. Gli esemplari inidonei alla vita allo stato naturale
rimangono ricoverati in modo permanente presso la struttura. Il rilascio degli esemplari riabilitati in natura nei siti
idonei, previo inanellamento della fauna, rappresenta un evento di
grande interesse scientifico e ambientale; l'obiettivo è anche quello di
sensibilizzare studenti e cittadinanza all'amore per gli animali e la natura.
L'attività amministrativa garantisce il funzionamento
della Struttura e si occupa della gestione di due banche dati: · accoglimento di fauna in difficoltà; · prelievi effettuati dai cacciatori. Nella banca dati relativa all'accoglimento di fauna in
difficoltà viene registrato ogni esemplare accettato; tale banca dati
serve a monitorare sia il flusso delle specie, e quindi la consistenza numerica
delle stesse sul territorio, sia il decorso clinico di ogni
animale fino al suo rilascio in natura o al decesso/smaltimento. La banca dati relativa ai prelievi effettuati dai cacciatori,
rilevati dai tesserini venatori, riveste interesse scientifico per le azioni
di tutela e gestione della fauna e degli habitat, sia a livello locale che
nazionale. I dati raccolti sono oggetto di monitoraggio sulle singole
specie faunistiche in quanto permettono di stimare la presenza delle stesse
sul territorio regionale negli anni e sono utili alla formulazione del
Calendario Venatorio che la Regione pubblica annualmente a seguito di parere
da parte dell'Osservatorio; tali dati vengono trasmessi annualmente al
Ministero dell'Ambiente e all'ISPRA. |
Via Generale Michele Palmiotti, 43 Bitetto Telefono: 080
9920283 Nella realizzazione delle manifestazioni di liberazione vengono
coinvolte autorità locali, associazioni di volontariato e scolaresche. L'Osservatorio, inoltre, offre la possibilità di effettuare
visite guidate alla struttura, su richiesta da parte di scolaresche e di
associazioni di diversamente abili. Durante tali visite vengono illustrate, anche presso l'aula
didattica, tutte le attività della struttura, che rappresenta una realtà
unica nella Regione per le attività svolte e per la bellezza del luogo che si
presenta come una nicchia protetta di habitat tipico dell'entroterra
pugliese.
|
C
Pinacoteca Comunale di Conversano La raccolta di opere
presenta tra le altre cose le grandi tele raffiguranti episodi della
Gerusalemme Liberata ad opera del pittore seicentesco napoletano Paolo
Domenico Finoglia, invitato a Conversano da Giangirolamo II d'Acquaviva; il
ciclo di opere serve per esaltare il potere e il prestigio della casata che
ha commissionato l'opera al pittore. Nella sezione archeologica si ammirano invece reperti dalla
Preistoria all’età romana, tra cui selci paleolitiche e strumenti litici
provenienti dalle grotte. |
Corso Domenico Morea, 2 Conversano
·
Telefono: (+39) 080 4958524
Giorni e Orario apertura: Dal Martedì alla Domenica dalle
ore 09:00 alle ore 20:00 Lunedi’ Chiuso.
Ingresso: Intero: € 2,50
|
Museo civico archeologico di
Conversano Importante
complesso architettonico edificato nel X sec., il Monastero di S. Benedetto
conserva al suo interno ricche testimonianze di arte, un chiostro medievale
(XI-XIII sec.) di forma trapezoidale con capitelli scolpiti, decorazioni a
mosaico e strutture conventuali di varia natura. Molto particolare è la
storia di questo monastero, celebre per la sua denominazione di Monstrum
Apuliae (Mostro della Puglia), perché tra il XIII e il XIX sec. fu sede di
badesse mitrate, potenti monache che esercitarono una vera giurisdizione feudale
ed ecclesiastica sul territorio. Spicca con le sue due torri campanarie, una
risalente al periodo normanno, l’altra, dalle ricche maioliche, puramente
decorativa risalente al periodo barocco. Al suo interno c’è una Chiesa in
stile romanico. Di particolare originalità è la decorazione policroma a
mosaico delle pareti della chiesa, in alto all’esterno, che costituisce una
fascia continua con una teoria di motivi geometrici a cui si alternano
palmette e torciglioni; formelle decorate con motivi floreali e con un grifo
alato costituiscono un ulteriore motivo decorativo che movimenta le pareti
dell’edificio. Ospita il Museo Civico Archeologico, che espone le evidenze
archeologiche della città dall’epoca preistorica fino alla Tarda Antichità. |
Via San
Benedetto, 16 Conversano Telefono: 080
4951975
Giorni e Orario
apertura: Estivo Dal
Martedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 12:00; e dalle ore 18:00 alle ore
22:00; Sabato e Domenica dalle ore 18:00 alle ore 22:00; Invernale Dal
Martedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 16:00-20:00 Sabato e
Domenica 9:00/13:00-17:00-21:00
Ingresso: Gratuito
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G
Museo nazionale archeologico di
Gioia del Colle Gli oggetti esposti, di
provenienza domestica, cultuale e funeraria, risalgono ai secoli tra il VII e
il III a.C. Si tratta di vasi di uso domestico e strumenti da lavoro, di
corredi tombali con ceramiche di straordinaria fattura (vasi a decorazione
geometrica e figurati, di produzione locale o di importazione dalla Grecia e
dalle vicine città della Magna Grecia, Taranto in particolare), statuine
fittili e ornamenti in bronzo, argento, avorio e ambra, di colonne, capitelli
ed elementi architettonici policromi, di armi in ferro, cinturoni, elmi e
corazze in bronzo, di particolare pregio e rarità. Si segnalano, tra
gli altri, un'armatura completa di guerriero del IV secolo a.C., composta da
corazza, gambali ed elmo in bronzo, nella Sala 2, e le splendide ceramiche
esposte nella Sala 4, fra cui il noto grande vaso corinzio denominato
“cratere di Memnon”, risalente al VI secolo a.C.. |
Piazza dei Martiri del 1799, 1 Gioia Del Colle Telefono: (+39) 080 3481305
Giorni e Orario
apertura: Dal Lunedì al
Sabato dalle ore 08:30 e dalle ore 19:30; Festivi dalle
ore 08:30 alle ore 13:30; Orario
biglietteria: Dal Lunedì al Sabato dalle ore 08:30 alle ore 19:15; Domenica dalle
ore 08:30 alle ore 13:15;
Ingresso: 5,00 €;
Riduzione 2,50 € |
Museo
capitolare di Arte Sacra Il Museo capitolare di Arte Sacra di Gravina in Puglia ha
la sua sede centrale nel seIcentesco Palazzo del Seminario, in Piazza Benedetto XIII. Si tratta, tuttavia, di un museo diffuso,
che comprende anche i siti d’interesse storico artistico della città.
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Piazza Benedetto XIII,25 Gravina In Puglia Telefono: (+39) 080 3251146 Cellulare: (+39) 338 5678017
Giorni e Orario
apertura: Dal Lunedì alla Domenica dalle
ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 14:00 alle ore 16:00; Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle ore 14:00
alle ore 17:00
Ingresso: Gratuito
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Museo della Fondazione "E. Pomarici
Santomasi"
VISITA AL CASTELLO SVEVO
E' possibile prenotare una visita guidata al
Castello Svevo di Federico II con le guide turistiche della Fondazione
Santomasi che ve ne sveleranno la storia, gli aspetti artistici e i segreti. PINACOTECA
Ricca collezione di opere pittoriche di varie
scuole, annovera circa 263 tele. MOSTRA ARCHEOLOGICA
l Museo della Fondazione “Ettore Pomarici
Santomasi” è costituito dall’intero palazzo seicentesco del Barone con tutti
gli arredi e le raccolte in esso contenuti. ARMI E DIVISE
La collezione di armi e cimeli militari posseduta
dalla Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” di Gravina può essere divisa in
tre differenti nuclei omogenei considerandone la cronologia o la diversa
provenienza. COLLEZIONE NUMISMATICA
La collezione costituisce un nucleo di sommo
interesse artistico e storico, esemplificativo di una Storia della moneta dal
VI sec. a.C. fino al Regno d’Italia. MOSTRA VESTITI D’EPOCA
Questa mostra mette in luce 9 vestiti che vanno
dal seicento all’ottocento, appartenuti alla famiglia Pomarici
Santomasi. FOLKLORE
Nella sezione del folklore è rappresentato quel
complesso di consuetudini, di forme di vita gravinese e di rapporti
tradizionali che ha il suo fulcro nel focolare domestico. ARCHIVIO STORICO
Pochi volumi e numerose cartelle di fogli e
fascicoli cartacei costituiscono la sezione dell’Archivio Storico della
Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi” di Gravina in Puglia. LA BIBLIOTECA
La Biblioteca “Ettore Pomarici Santomasi”,
facente parte dell’omonima Fondazione, eretta con R.D. n. 1761 del
28-11-1920, su disposizioni testamentarie del barone Ettore Pomarici
Santomasi, è ubicata in Via Museo n. 20 a Gravina in Puglia (Bari). APPARTAMENTO DI FAMIGLIA
Rappresenta un esempio di vita vissuta della
famiglia Pomarici Santomasi. CARROZZE
La Caleche è una carrozza a quattro ruote creata
nel XVIII secolo e famosa per la sua eleganza. SAN VITO VECCHIO
Gli affreschi, che vediamo in questa suggestiva
immagine d'insieme, decoravano le pareti della Cripta rupestre detta di San
Vito Vecchio a Gravina. MAIOLICHE E CERAMICHE
Rilevante interesse
raccoglie la collezione delle maioliche di fabbricazione locale : mattonelle
murali, pavimentali, albarelli, piatti, anfore databili tra il XVII e XVIII
secolo, oltre ad un discreto numero di acquasantiere con diversi oggetti
d’uso. |
Via Museo,
20, Gravina In Puglia Telefono: (+39) 080 3251021
Giorni e Orario apertura:
Dal Martedi alla Domenica dalle ore 09:00 alle
ore 13:00; e dalle ore 16:00 alle ore 20:00;
Sabato Chiuso
Ingresso: COSTO
BIGLIETTO: Museo 4,00€ COSTO
BIGLIETTO: Castello 4,00€ I costi
sono comprensivi di guida autorizzata che accompagnerà il visitatore durante
la visita nel museoe/o al Castello.
|
M
Museo Diocesano Molfetta
Il Museo espressione della memoria storica, permette di
riscoprire il cammino di fede attraverso le opere delle varie generazioni. |
Via Entica della Chiesa, Molfetta
Telefono: (+39) 348 4113699 Giorni e Orario
apertura: Da Ottobre a Maggio Dal Martedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
Da Giugno a Settembre Chiusura: Lunedì 1 gennaio, Venerdì e Sabato Santo, Pasqua, 15
agosto, 24-25 Dicembre Periodo invernale: dalle ore 10:00 alle ore 13:00; e dalle
ore 17:30 alle ore 20:30
Ingresso: Intero: 4,00€ Note: i biglietti possono essere acquistati sino a mezz'ora
prima della chiusura. |
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Museo Civico Archeologico del Pulo Il Museo
Civico Archeologico del Pulo di Molfetta è ospitato nella pregevole Casina
Cappellutti, edificio cinquecentesco oggetto di un laborioso intervento
di restauro sulla struttura e sui giardini, con una operazione volta a comunicare,
secondo criteri moderni, contenitore e contenuto.
L’edificio deve la sua denominazione al cognome della famiglia che ne fu
proprietaria dagli inizi dell’Ottocento; nei primi anni del Novecento entra a
far parte del patrimonio immobiliare del Comune e diviene ricovero per la
quarantena di malattie infettive, pertanto conosciuto sul territorio come “Lazzaretto”. |
Via Mayer,
Molfetta Telefono: (+39) 080.8853040 E-Mail: contatto@museocivicoarcheologicodelpulo.it
Giorni e Orario apertura: Da Giugno a Ottobre Dal Martedì al Venerdì
dalle ore 09:00 alle ore 12:00; Sabato e Domenica dalle
ore 18:00 alle ore 21:00; Da Novembre a Maggio Dal Martedì al Venerdì -
Domenica dalle ore 09:00 alle ore 12:00; Sabato dalle ore 17:00 alle ore
20:00 Chiuso Il Lunedi’.
Visite
Guidate Su Prenotazione |
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Raccolta Civica d'Arte Contemporanea Nel centro
storico di Molfetta, la Raccolta Civica d’Arte
Contemporanea è una collezione di circa 60 opere di varia provenienza esposte
nelle sale del cinquecentesco Palazzo Giovene, sede del Comune, che accoglie i
visitatori con il raffinato prospetto rinascimentale. |
Piazza
Municipio, 1 Molfetta Telefono: 080
3353954
Giorni e Orario
apertura: Tutti i Giorni dalle ore 18:00 alle ore 21:00; Sabato e
Domenica dalle ore 09:00 alle ore 13:00; e dalle ore 18:00 alle ore 21:00
Ingresso: Gratuito
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Museo Diocesano di Monopoli Il Museo
Diocesano di Monopoli è stato istituito il 29 Giugno 2002 nei locali dell’ex Seminario
Vescovile fondato dal Vescovo Giuseppe Cavalieri nel 1668. Le opere
esposte, provenienti da diverse Chiese della Diocesi di Monopoli, invitano ad
un grande viaggio alla riscoperta della cultura cristiana nei secoli. Fanno
bella mostra di sé, dipinti di Lazzaro Bastiani, Costantino da
Monopoli, Francesco Vecellio, Paolo Veronese, Jacopo Palma
il Giovane, Paolo Finoglio, Alessandro Fracanzano, Andrea Miglionico,
Giambattista Lama, opere che comprendono un periodo che va dal 1400 al 1700,
vincolate a Venezia e al Regno di Napoli, a causa delle vicende storiche
della città di Monopoli. Si possono ammirare, inoltre, nello spazio museale,
una preziosa stauroteca (1000 -1100), icone, testimonianze artistiche legate al passato
bizantino, un trittico ligneo del Campsa (1500), miniature di Reginaldo de’
Pirano, un portulano, manoscritti, antifonari, oggetti liturgici di pregio,
paramenti sacri, calici, vasetti crismali ed ostensori. |
Via
Cattedrale, 26 Monopoli Telefono: (+39)
080 748002 E-Mail: info@museodiocesanomonopoli.it
Giorni e Orario
apertura: Dal Lunedì alla Domenica dalle ore
10:30 alle ore 13:30; e dalle ore 17:30 alle ore 20:00
Ingresso: Biglietto di ingresso: 2,00€ Visite guidate: Su prenotazione vengono
effettuate visite guidate gratuite (si paga solamente il biglietto di
ingresso) condotte dagli operatori didattici del museo.
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Museo dell'Artiglieria all'aperto |
Via
Cadorna e lungomare Santa Maria Monopoli Telefono: (+39) 0809303014 |
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Museo di San Leonardo
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Via San
Leonardo Monopoli Telefono: (+39)
347 8263696 (+39) 380 1591905
Giorni e Orario
apertura: Sabato dalle ore 17:30 alle ore 19:00
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R
Museo
Civico del fischietto in terracotta
Ospitato
nell’ex Convento di San Domenico, il museo introduce in un vero e proprio
viaggio nel variegato mondo del fischietto in terracotta di Rutigliano (Ba),
alla scoperta delle forme, dei simboli e dei rituali del mondo contemporaneo
ma sempre con uno sguardo costante alla secolare tradizione figulina. Accoglie
una collezione di oltre 700 fischietti che trae origine in gran parte dalle
opere presentate al Concorso Nazionale del Fischietto in terracotta “Città di
Rutigliano”, ogni anno in programma il 17 gennaio, in concomitanza con la
festa in onore di Sant’Antonio Abate. |
Palazzo San
Domenico
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Museo Civico “Grazia e Pietro
Didonna” Nel centro di Rutigliano, il Museo civico “Grazia e Pietro
Didonna” custodisce un ricco patrimonio di reperti archeologici. |
Piazza XX
Settembre Rutigliano
Telefono: (+39) 0804763792 |
Museo
delle Arti e degli Antichi Mestieri
Sono esposti suppellettili ed attrezzi sia della civiltà
contadina, che artigiana; non mancano sezioni che tendono a ricostruire
la vita civile ed economica delle nostre genti. |
Rutigliano
|
Museo
degli Emgrati
Sono contenute foto e corrispondenze degli emigrati Rutiglianesi
nelle varie nazioni europee ed americane. |
Rutigliano
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Museo Archeologico Nazionale "Jatta" Il Museo
Archeologico Nazionale “Jatta” è allestito in alcune sale del
neoclassico Palazzo Jatta, nel cuore di Ruvo di Puglia. |
Piazza
Giovanni Bovio, 35 Ruvo Di Puglia Telefono: (+39) 080 3612848
Giorni
e Orario apertura:
Dal Lunedì alla Domenica dalle ore 08:30
alle ore 13:30;
Giovedì e
Sabato dalle ore 08:30 alle ore 19:30.
Ingresso: Gratuito. |
S
Museo della civiltà contadina “Dino Bianco” Nasce nel 1968 per volontà e impulso ideale del professor Vito
Donato Bianco e viene a lui intitolato dopo la prematura scomparsa nel 1990.
Il museo è ospitato nel Castello Caracciolo sin dai suoi esordi. Tuttavia,
durante il lungo lavoro di restauro subito da questa storica struttura negli
anni novanta, trova una sede provvisoria in Palazzo Pinto. Dal 22 maggio
2004, ritornato nella sua sede deputata, si offre alla fruizione del pubblico
riallestito e con gli oggetti opportunamente restaurati. |
Piazza
Caracciolo 7B Sammichele Di Bari Telefono: 080
8917368 E-Mail: info@museodinobianco.net
Giorni e Orario
apertura: A
richiesta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00; Sabato e
Domenica Chiuso |