Non è anacronistico e non è revisionismo storico, ma risulta culturalmente necessario e attuale, nell'alveo dei percorsi formativi che realizzano i saperi e in progresso i rapporti fra gli uomini.
Ci siamo scontrati con questa realtà postunitaria del primo decennio, quasi per caso, a "Lama Badessa", andando in giro per grotte e tratturi. E, come per incanto, dal passato ottocentesco sono emersi elementi evocativi che inducono alla ricerca storica e al bisogno di saperne di più. La conoscenza ancora una volta la vince e ci tallona, sbattendoci in faccia sopravvivenze, monumenti, archeologia, geologia, etnografia e tanta umanità. Non solo negli elementi antropici: la grotta dell'Ovile, da noi volgarmente chiamata "I Grutt" o nei coltivi sparsi e ben curati lungo l'alveo della Lama, ma anche in tutti quegli elementi paesaggistici e spontanei che danno luogo a profonde riflessioni sull'elemento ambientale e verde: dalle querce roverelle dai mastodontici fusti; alle piante di asparagi diffusissime sul terreno, che quasi ci chiamano a raccoglierle; ai numerosissimi massi erranti bucherellati, scogli di datteri di mare, trascinati nel tempo dalla collina al primo gradone della Murgia Barese di Sannicandro di Bari.
Immergersi in questo contesto fa bene all'anima di noi grandi, figuriamoci cosa ha prodotto e realizza nell'"animus" dei nostri Bambini. Di qui l'idea del percorso "Briganti e Briganti", di qui la necessità della ricerca prima e della animazione dopo. Perché i momenti della Vita, di quelli importanti e forti, per essere colti e sufficientemente intesi vanno vissuti direttamente: così è stato per i Bambini del "campo estivo" Pro Loco Sannicandro di Bari 2022.
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